mercoledì 19 giugno 2013

UN PAESE SPORCO O UN CITTADINO INCIVILE?

Erbacce, discariche e un patrimonio da tutelare. Quando il rispetto per il proprio paese diventa un dovere
di AGOSTINO NICOLO'

Il decoro e la pulizia sono di certo alcuni aspetti che colpiscono chi giunge in un piccolo paese come Cardeto. Approfittando della denuncia fatta dal Sig. Nessuno, e ringraziandolo per questo, abbiamo cercato di capire in che condizioni si trovi oggi il nostro paese. 
Percorrendo i vicoli e le strade interpoderali è emersa una situazione alquanto interessante e particolare. 
La strada che dal ponte San Nicola immette nel paese è circondata da erbacce che spesso impediscono la visuale. Le strade che collegano Cardeto nord e sud presentano un manto stradale alquanto fatiscente. Le viuzze del centro abitato, sopra casale e sotto casale, sono spesso abbandonate all’incuria e prive, spesso, di una efficiente pulizia, con la conseguente presenza di erbacce lungo le vie e rifiuti all’interno delle strutture fatiscenti (casalini) dislocate nel paese. Ma fin qui nulla di nuovo. Chiunque, residente e non, percorrendo le stradine che in lungo e in largo attraversano Cardeto può rendersi conto di tale situazione. Va però detto che la pulizia del paese non è di certo assente, ma sicuramente si potrebbe fare qualcosa in più, in modo tale, da tutelare il decoro e l’immagine del nostro paese. Certo, magari è merito della buona volontà di una parte di cittadini che per senso del dovere puliscono anche dove non dovrebbero, ma sicuramente l’inciviltà e il menefreghismo dall’altra parte danneggiano la res publica e l’immagine stessa del paese, a danno anche di un’intera collettività. Di certo gli elettrodomestici e i rifiuti abbandonati all’interno dei casalini non sono piovuti dal cielo, di certo non è necessario aspettare l’operatore ecologico per rimuovere le erbacce davanti l’uscio di casa. Di certo ognuno ha le sue colpe, ma sicuramente non possiamo rivendicare diritti ogni qual volta il nostro dovere di cittadino viene meno. Diventa fondamentale capire che genere di interventi occorre realizzare per dare decoro e salvaguardare un centro storico, come quello di Cardeto, dove i vicoli e i cosiddetti casalini di certo dovrebbero rappresentare una risorsa e non un problema per la collettività. Ben venga una strada di piccole dimensioni, da svilupparsi senza intaccare quel patrimonio strutturale da difendere, che permetta di raggiungere in parte la zona del sopra casale. È indiscutibile che laddove vi sia una strada inevitabilmente vi sia progresso e benessere. Ma questo non può essere considerato sufficiente. Prendiamo come esempio il tanto blasonato nord Italia. Sempre più spesso assistiamo alla chiusura al traffico di zone nel centro delle città (ZTL - zona a traffico limitato) tale da garantire maggiori percorsi pedonali e maggiore valorizzazione di quei luoghi dove il passaggio di automobili e quant’altro sarebbe di certo deleterio. Molto spesso capita di voler arrivare fin dentro casa con le nostre automobili rischiando di deturpare così la caratteristica stessa del nostro territorio, i vinedi. Non sarebbe, forse, più indicato cercare di valorizzare quel patrimonio strutturale che già possediamo? Proviamo ad immaginare quei vicoli e quelle case del centro storico completamente rivalutati e riqualificati (magari ecosostenibili) tanto da creare quel sentimento di stupore e di meraviglia che si registra quando si visitano molti paesi del nord e centro Italia. Aggiungiamo poi una omogeneità nell’aspetto esteriore delle case del centro abitato e proviamo a fantasticare su cosa potrebbe venire fuori. Un agglomerato di strutture simili tra di loro, abbracciato dal verde della montagna. La tradizionale forma di cuore del nostro paese esaltata ancora di più. Ma tutto questo è soltanto un’utopia, gettare cemento è di certo molto più semplice.    
Continuando la passeggiata per le vie del paese ci si accorge, dell’abitudine ormai cronica di realizzare discariche in ogni punto del paese. Son passati circa due mesi dalla denuncia che su questo giornalino veniva fatta, in riferimento alla discarica che si è venuta a creare in località Torre, ma ancora nulla è stato fatto per rimuovere i rifiuti e lo scempio visibile agli occhi di tutti, anzi la discarica continua a funzionare e anche bene. Le fiamme di qualche settimana fa hanno fatto spazio all’arrivo di nuova spazzatura. Ma, come se non bastasse, un’altra sta prendendo vita tra il silenzio e l’inciviltà. Basta recarsi in località Calvario, andare sotto il blasonato ponte, per notare la presenza di scarti di materiali edili e di inerti. Senza dimenticare, poi, la discarica affianco alla struttura degli uffici comunali in via Torrente S. Agata, anche qui materiali di diverso genere rendono l’idea come l’inciviltà dei cittadini prenda il sopravvento sul rispetto delle regole. Chi è stato ad inquinare il nostro territorio? Chi è il colpevole di un tale scempio?
Infine, non possiamo non avanzare qualche considerazione sui lavori di metanizzazione che in quest’ultimo periodo stanno interessando il nostro paese. Appare, innanzitutto, alquanto discutibile dare inizio a dei lavori subito dopo aver “ristrutturato” il manto stradale, ma se ciò non bastasse i lavori di metanizzazione hanno lasciato dietro di se una serie di problematiche che di certo ricadono su tutta la collettività. Un manto stradale danneggiato e ancora oggi non risanato, tubature del sistema idrico che miracolosamente si rompono, cittadini che lamentano, a seguito dei lavori, l’abbandono della strada in condizioni di degrado non solo strutturale, ma anche di decoro, pulizia e sicurezza. Semplici coincidenze? Se è vero che tre indizi danno una prova, parafrasando verrebbe da dire: il metano ti da una mano… i lavori di metanizzazione a quanto pare no. 
Essendovi tra i compiti dello Sportello del Cittadino quelli di far presente all’amministrazione le problematiche della collettività e al tempo stesso far sì che la voce dei cittadini non rimanga inascoltata, abbiamo provveduto a mettere nero su bianco quanto finora detto, inviando, sia al Sindaco sia al responsabile dell’ufficio tecnico, una comunicazione a tal riguardo. 


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