martedì 10 agosto 2010

LA FESTA DELL'EMIGRANTE


“Cosa intende per nazione, signor Ministro? È una massa di infelici? Piantiamo grano, ma non mangiamo pane bianco. Coltiviamo vite, ma non beviamo vino. Alleviamo animali, ma non mangiamo carne. Ciò nonostante voi ci consigliate di non abbandonare la nostra Patria? Me è una Patria la terra dove non si riesce a vivere del proprio lavoro?”

Con l’arrivo dell’estate molti paesi si ripopolano di gente che nel passato ha dovuto abbandonare la propria terra e la propria patria alla ricerca di un’occupazione che potesse migliorare la loro condizione sociale ed economica. È sempre una festa grande il ritorno del figliol prodigo che non dimentica le proprie radici, che non rinnega la propria storia, anzi cerca di mantenerla sempre viva nei suoi ricordi. Fin dai tempi più antichi i nostri nonni e i padri dei nostri nonni partivano alla volta dell’America, della Svizzera, della Germania e della Francia alla ricerca di fortuna. Oggigiorno sono cambiate le destinazioni, ma purtroppo il fenomeno dell’emigrazione rimane ancora un problema da risolvere. In un certo senso l’emigrante è, allo stesso tempo, l’emblema del fallimento della patria che non ha saputo o potuto sfamare i suoi figli, ma fortunatamente è anche baluardo di quel legame profondo e quell’amore particolare che, come un cordone ombelicale, ci lega al nostro paese. Purtroppo anche Cardeto ha assistito, nel corso degli anni, ad un grande fenomeno di spopolamento che ha portato molti dei suoi abitanti a spostarsi o nei comuni limitrofi o in città piuttosto lontane per motivi di lavoro o di studio e a tutt’oggi la situazione non sembra dare segni di miglioramento. La cosa che ci rincuora è che coloro che vivono lontani dal proprio paese aspettano con estrema impazienza l’estate per poter ritornare al paese e rivedere facce amiche e rincontrare vecchi affetti. 
L’emigrante, quindi, occupa un posto di particolare importanza nella vita di un paese e nella storia di un intero popolo. Ed è per questo che l’As.Cul.Gi.Car. vuole omaggiare gli emigranti di ogni tempo riportando alla luce una vecchia tradizione del paese: La festa dell’emigrante. Giorno 16 Agosto tra suoni e balli tradizionali, tutti gli emigranti sono invitati a trascorrere una serata all’insegna del divertimento e del ricordo. La sagra del pomodoro, con la degustazione di prodotti tipici e cucina strettamente cardetese completerà l’evento.

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